Da sempre, la luce gioca un ruolo fondamentale in ogni progetto, sia che si tratti di piccole lampade da tavolo, da terra o di sospensioni importanti; è dunque bene sceglierle con cura.
Le proposte sono innumerevoli e si differenziano per forme, stili, funzionalità, colori e materiali ma #INTERNI1980 ha selezionato per voi 8 pezzi iconici del lighting design presenti in show-room che devi conoscere e che renderanno il tuo ambiente pieno di carattere.
And so… lights on!
In cima alla nostra lista non possiamo non inserire l’iconica lampada Pipistrello, disegnata da Gae Aulenti nel 1965 per il negozio Olivetti di Parigi e poi prodotta ininterrottamente da oltre 50 anni da Martinelli Luce. Il nome proviene naturalmente dalla sua forma: la base conica si libra verso l’alto allargandosi nelle nervature del diffusore, regolabile in altezza con movimento telescopico, come lo spiegarsi della ali di un pipistrello in volo. La struttura è disponibile in diversi colori: bianco, testa di moro, rosso porpora, nero lucido, verde agave, ottone satinato (la nostra preferita!) e titanio.
Stile vintage ma all’avanguardia. Perfetta, no?
Quando negli anni ’30 Giò Ponti, padre del design italiano, viene chiamato alla direzione artistica dell’azienda FontanaArte, progetta numerose lampade, tra cui la nostra Bilia, disponibile da pochissimo anche nelle versioni mini, super colorate. Bilia è una lampada da tavolo molto semplice, ma al tempo stesso sorprendente: due elementi, la sfera ed il cono, che paradossalmente appaiono in perfetto equilibrio.
No, non è magia. E’ puro design.
Tra le prescelte, menzioniamo la moderna Nabila, la lampada a sospensione disegnata da Corrado Dotti per Tooy, azienda 100% italiana. Disponibile in varie versioni (da tavolo, da comodino, da terra, da parete e da soffitto) tutte caratterizzate da corpi luminosi sferici in vetro borosilicato arricchiti da preziosi dettagli in ottone spazzolato e cromo nero.
P.S.: I Ferragnez l’hanno scelta per la sala pranzo.
Pinecone è stata progettata nel 2016 da Paola Navone per FontanaArte, ed è una lampada sia da sospensione che da appoggio. Ciò che la rende unica è l’aspetto estremamente artigianale che si cela dietro il suo stile classico e raffinato: il diffusore è prodotto mediante l’antica tecnica del vetro soffiato ingabbiato, il quale crea effetti di luce inaspettati.
Voto: 10/10
Se amate lo stile scandinavo, Multi-Lite disegnata da Louis Weisdor nel 1972 per Gubi, è la lampada a sospensione che fa per voi perché rappresenta un mix perfetto tra linee classiche e finiture moderne. E’ composta da due parti che, muovendosi, permettono di direzionare la luce a seconda delle proprie esigenze: verso l’alto, verso il basso o in modo asimmetrico.
Il suo punto forte? I colori.
Cobra non è un serpente e neppure una semplice lampada. E’ la lampada. Disegnata dal genio della luce Elio Martinelli a fine anni ’60, Cobra è realizzata interamente in resina. E’ una forma geometrica pura che con una semplice rotazione si trasforma in una S. Veloce e scattante, brilla sinuosa in tutte e tre le versioni: nera, bianca e rossa.
La tua scrivania d’un tratto apparirà molto meno noiosa. Provala!
Poco anni più tardi della precedente, nel 1976 Elio Martinelli per la propria azienda presenta Elmetto, la lampada che invece deve il suo nome dal classico copricapo militare, di cui ricorda le forme. E’ una lampada da tavolo di piccole dimensioni (h. 28 cm e diam. 22 cm) con sostegno tronco-conico e diffusore di forma semisferica. Disponibile in 7 colori vivaci.
Ironica, leggera, divertente.
Last but not least: Fontana, la lampada da tavolo del maestro vetraio francese Max Ingrand, le cui linee tonde e morbide ricordano quelle della classica abat-jour. Come gran parte delle lampade prodotte da FontanaArte, anche qui c’è una grande attenzione alla tecnica e ai materiali: è infatti realizzata in vetro soffiato satinato. Ci piace nella variante iconica bianca, ma anche in quelle nuove: total black, grigio chiaro e viola ametista.
Lo stile francese? Très chic.